Gli sms dell'amante sono i testimoni del tradimento e sono più che sufficienti a suffragare la richiesta di separazione con addebito a carico del coniuge che è venuto meno al dovere di fedeltà. Lo sottolinea la Cassazione sentenza 5510. Il caso è quello di una coppia in cui la moglie ha scoperto che lui aveva un'amante, tramite alcuni sms arrivati sul cellulare del marito. La corte «ha giustificato l'addebito per la violazione dell'obbligo di fedeltà,
in ragione della scoperta di messaggi amorosi pervenuti sul cellulare» del marito e scoperti e letti «attentamente» dalla moglie.
Il caso di specie si riferisce ad eventi del 2007 quando ancora l'uso di del mondo social era cosa per pochi addetti ai lavori, oggi i vari Whatsapp, Telegram, Messenger e Facebook sono i migliori testimoni di tradimenti, tresche, litigi, offese e minacce di ogni genere, dal testo alle foto fino al messaggio audio.
Ricordate che non è sufficiente stampare le prove, perché abbiano valore in giudizio è necessario che la prova informatica, Facebook, Whatsapp, Telegram etc... siano acquisiti con metodologie forensi che siano garanzia di genuinità e originalità del dato ad una data specifica.